L'Italia ha dichiarato guerra al Coronavirus, alias Covid-19. Tutto il Paese, da oggi, proverà ad affrontare l'emergenza sanitaria rispettando le rigide ma necessarie disposizioni emanate nella notte dal Governo italiano per il contenimento del contagio. L'unica, sostanziale modifica rispetto al testo pubblicato sulla Gazzetta ufficiale solo il giorno prima, 8 marzo, è l'estensione all'intero territorio italiano delle misure applicate alla Lombardia e alle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia.
Per quanto riguarda lo sport, dopo la riunione di ieri al CONI, alla quale ha partecipato anche il Presidente della Fidaf, Leoluca Orlando, il DPCM precisa quanto segue, Art. 1, punto 3, Lettera d):
"Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Gli impianti sportivi sono utilizzabili, a porte chiuse, soltanto per le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione a Giochi Olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali; resta consentito esclusivamente lo svolgimento degli eventi e delle competizioni sportive organizzati da organismi sportivi internazionali, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli ideonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano; lo sport e le attività motorie svolti all'aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro".
In allegato il testo completo del DPCM del 9 marzo 2020.
Invitiamo tutte le squadre e gli atleti affiliati a rispettare rigorosamente quanto indicato.